L’impatto è il momento della verità. Qualsiasi gesto appartenente allo swing deve essere finalizzato al raggiungimento di una corretta e veloce azione attraverso la palla, assecondando dei canoni comuni a tutti i bravi giocatori. Se prima di questo istante le personalizzazioni dello swing potevano in parte essere accettate, in questa fase del movimento rimane davvero poco spazio per l’estro personale che, seppur presente, resta tuttavia confinato entro pochi e ben definiti limiti.

Vi invito ad osservare dei grandi nomi della storia del golf: Ben Hogan, Jack Nicklaus, Arnold Palmer, Lee Trevino, e ad analizzare anche nomi più recenti del panorama mondiale, quali: Tiger Woods, Rory McIlroy, Adam Scott, Jason Dufner. Prendete in esame il loro impatto con la palla e cercate di notare quante affinità hanno essi in comune. Certamente troverete in questi ed in altri giocatori della loro caratura una serie di denominatori che si ripetono. Questi punti, che potremmo identificare come i “magnifici sette”, sono inevitabilmente presenti in ogni colpo di golf che si rispetti. Essi sono:

1. LA LINEA DI COMPRESSIONE (al momento dell’impatto il braccio sinistro ed il bastone si trovano su di un’unica linea retta e talvolta, con i ferri, le mani si trovano addirittura leggermente più avanti rispetto alla testa del bastone);
2. IL CENTRO DELLO SWING DIETRO LA PALLA (il centro dello swing – un punto collocato verso la sommità della colonna vertebrale – si trova dietro la palla al momento dell’impatto);
3. LA COLONNA VERTEBRALE INCLINATA LEGGERMENTE VERSO DESTRA;
4. I FIANCHI BEN APERTI (con l’anca sinistra che ha ruotato verso l’interno);
5. LE SPALLE LEGGERMENTE APERTE (ovvero con la spalla sinistra un po’ più interna della destra);
6. IL PESO SPOSTATO IN BUONA PARTE SULLA GAMBA SINISTRA;
7. LA FACCIA DEL BASTONE SQUARE.

E’ importante tuttavia ricordare che i sette punti di cui sopra non fanno riferimento a posizioni che possono essere ricercate volontariamente, in quanto esse fanno parte di un’azione dinamica che ha nella velocità e nel non controllo il suo aspetto più importante. Essi rappresentano infatti il raggiungimento di una condizione che può essere ricercata solo assecondando particolari principi della fisica e dello swing ma questo, come ogni giocatore di golf sa, richiede pratica e pazienza.